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FAQ - Domande Frequenti

Negli anni abbiamo ricevuto migliaia di quesiti e abbiamo aiutato centinaia di clienti, per questo abbiamo deciso di raccogliere le domande più frequenti in questa pagina.

Il parquet tradizionale è formato da elementi di legno massiccio. Gli elementi che compongono il parquet tradizionale devono avere i quattro bordi piani perpendicolari alla faccia con una inclinazione massima compresa tra 0° e 3°.

Con la denominazione prefinito multistrato si indica generalmente una serie di elementi in legno costituiti da più strati, lavorati sui fianchi con incastro a maschio e femmina e preventivamente calibrati, levigati e verniciati prima della loro posa in opera. Altamente innovativo, il pavimento prefinito è costituito da uno strato superiore calpestabile, con uno spessore importante di legno pregiato, e da un supporto al quale è delegato il compito di mantenere il pavimento indeformabile, contrastandone efficacemente la naturale tendenza al movimento e garantendo proprietà di resistenza e robustezza estremamente elevate. L’assoluta qualità della lavorazione e la specifica finitura superficiale, che prevede una stesura industriale della vernice, oltre a permettere una velocissima installazione, garantiscono al prodotto durezza, solidità nel tempo e una totale idrorepellenza ai liquidi.
Non ultimi, il grande valore estetico e l’effetto estremamente naturale del parquet prefinito che lo rendono un pavimento di vero prestigio.

La moquette di solito viene utilizzata come isolante, per rendere le stanze più calde, soprattutto in zone con climi freddi. Qualunque sia il motivo che vi porta a scegliere di posare la moquette in una stanza, la scelta del colore giusto diventa facile, se vengono presi in considerazione elementi come il colore delle pareti e l’utilizzo che ne farete in rapporto all’ambiente.

Pavimento naturale omogeneo monostrato composto da un impasto di olio di lino, resina, farina di sughero, farina di legno,
cariche minerali, pigmenti coloranti, calandrato su tela di juta naturale.

Il linoleum è un materiale progettato per le aree ad alto traffico dove si richiede massima igiene e resistenza come scuole, ospedali ed uffici pubblici, e per esigenze tecniche specifiche.

Il PVC si ricava dal cloruro di vinile con l’aggiunta sostanze plastiche che gli conferiscono una grande elasticità, caratteristica che lo rendono particolarmente indicato per realizzare pavimenti economici, leggeri, riciclabili e destinati a durare nel tempo. Il PVC è un prodotto molto versatile che con l’aggiunta di additivi si presta alla realizzazione di pavimentazioni con caratteristiche particolari, dai pavimenti antitrauma ai pavimenti antishock, dai pavimenti antiscivolo ai pavimenti acustici, pavimenti che abbattono sensibilmente l’inquinamento acustico, dai pavimenti antistatici ai pavimenti conduttivi, che annullano le cariche elettrostatiche. Vengono proposti in svariati colori e tonalità, cha vanno dai toni chiari e tenui a quelli decisi, dai disegni puntinati a quelli marmorizzati. Dal punto di vista della posa, a parte quelli a mezzo incollaggio, di grande interesse e praticità risultano quelli ad incastro o auto posanti, facili da posare e ancora più facili da rimuovere. Inoltre in considerazione della dell’assenza di giunti e quindi della possibilità di trattenere polvere e sporco e della facile pulizia, vengono utilizzati dove l’igiene acquista un valore importante, come negli ambienti sportivi, scuole, ospedali, ambulatori,studi medici, sale operatorie, ma per la sua versatilità trova applicazione anche nelle civili abitazioni.

Negli ambienti dove è richiesto il massimo igiene (ospedali, cliniche, laboratori, ecc.) è opportuno risvoltare il linoleum, pvc o altro non ad angolo retto sul muro, dove sporco e battei potrebbero moltiplicarsi, ma con una morbida curva verso la parete (ca.10 cm) creando uno zoccolino, detto “a sguscia”, saldato al pavimento. In alternativa viene utilizzato un zoccolino “tecnico a sguscia preformato” sempre da saldare a pavimento.Il risultato in entrambi i casi sarà di creare nel locale una specie di “vasca” dove poter utilizzare abbondante acqua mista a detergente e disinfettante.

1) Giornalmente il pavimento deve essere aspirato, scopato o passato con un panno umido. Per le zone sgombre da arredi (corridoi, altri, ecc.) può essere impiegata una macchina lavasciuga, che possa montare dischi di nylon nelle varie gradazioni di durezza, in relazione all’intensità dello sporco presente.

2) Settimanalmente lavare il pavimento con acqua tiepida e detergente neutro usando un MOP od uno strofinaccio per pavimenti. Nelle zone di una certa estensione può essere impiegata una macchina monospazzola a media velocità. Eventuali tracce di sporco persistente possono essere rimosse trattandole con un panno di nylon e detergente concentrato.

3) Lucidare il pavimento a secco (dry buffing) con una macchina monospazzola ad alta velocità, da 450 a 1000 giri/minuto, munita di disco di nylon rosso o bianco per una lucentezza superiore. La frequenza di questa operazione dipende dall’intensità del traffico: da 2 volte l’anno (traffico moderato) a 2 volte il mese (traffico molto intenso).

ATTENZIONE
Macchine ed altri veicoli con gomme nere parcheggiate sul pavimento possono lasciare tracce e segni di gomme. Ruote in gomma delle sedie a rotelle e cuscinetti di gomma neri e similari, posti sotto i piedi dei mobili sono da evitare perché lasciano dei segni permanenti sul pavimento.

È una lavorazione che consente di saldare a caldo con apposito saldatore due teli o piastre in PVC o Linoleum con cordolo di diametro variabile dello stesso materiale a formare un solo corpo.

Le cariche elettrostatiche possono essere un problema serio in ambienti come sale operatorie, industrie farmaceutiche e industrie elettroniche.
La scelta del pavimento è una parte importante di un efficace sistema di controllo ESD. Per risolvere questo tipo di esigenza ci sono gamme specifiche di pavimenti tecnici elettro-conduttivi e statico-dissipativi.

ELETTRO-CONDUTTIVI
In PVC omogeneo presso calandrato. Hanno una forte conduttività elettrica pertanto consentono una veloce conduzione delle cariche elettriche verso terra. Adatti per locali con rischio esplosione.

STATICO-DISSIPATIVI
In PVC omogeneo presso calandrato, con una capacità di dissipazione della carica verso terra. Adatti per lavorazione di componentistica elettronica.

Negli edifici realizzati per ospitare ambienti ad alto contenuto tecnologico sono di notevole importanza le problematiche attinenti all’incompatibilità fra la struttura edile tradizionale concepita per restare inalterata nel tempo, ed i sistemi impiantistici, che necessitano di continue evoluzioni per adattarsi alle nuove necessità degli utilizzatori. Il Pavimento sopraelevato, concepito inizialmente per risolvere i problemi di impiantistica nei centri elaborazione dati, ha esteso la sua applicazione a tutte le altre tipologie di spazi che per ragione di flessibilità necessitano di risolvere i problemi causati dalle modifiche dei cablaggi elettrici, telefonici ed informatici dovuti alla rapida trasformazione degli ambienti. Realizzando un intercapedine completamente accessibile, il pavimento sopraelevato offre un vano tecnico entro il quale qualsiasi tipo di impianto elettrico ed idraulico può seguire un libero tracciato senza essere vincolato dalle opere in muratura. Tali prerogative, unite alla possibilità di accedere costantemente al plenum per effettuare qualsiasi tipo di intervento di manutenzione, hanno reso il pavimento sopraelevato un elemento indispensabile alla progettazione, realizzazione o ristrutturazione di uffici, banche, centrali di controllo, sale quadri e di qualsiasi altro ambiente che necessiti di elevata flessibilità operativa.

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